A fare, per così dire, da “apripista” sono gli Stati di Victoria e Tasmania, in Australia: qui si vuole costringere i sacerdoti a violare il segreto confessionale. Per legge. Sono già state approvate, infatti, le norme, che impongono loro l’obbligo civile di denunciare i reati di abuso su minori, appresi nell’esercizio del loro ministero, durante il Sacramento della Penitenza. La minaccia, per quanti volessero disobbedire, è di sbatterli in galera. Per tre anni.
C’è un vero amore, una vera amicizia, una vera intimità con una persona che posso vedere e toccare nella Chiesa. Leggi
John Finnis, filosofo del diritto dell’università cattolica di Notre Dame e professore emerito di Oxford, demolisce il verdetto che ha riconosciuto colpevole di abusi il cardinale australiano George Pell. Leggi
I nostri tempi sono strani …anche se fino ad un certo punto, perché, con un po’ di sale in zucca, è possibile individuare una logica in questa “stranezza”. Dicevamo: sono tempi strani i nostri, tempi in cui da una parte si vogliono valorizzare le scelte individuali a tal punto da ritenere che ogni desiderio, perché desiderio, debba necessariamente trasformarsi in diritto; dall’altra si è sempre più convinti che l’uomo sia totalmente condizionato (anzi: determinato) da fattori esterni, i più disparati: genetici, neurologici, biologici, sociali, ecc… Insomma, da una parte l’uomo sarebbe un sovrano incontrastato e incontrastabile della propria esistenza e del proprio destino, dall’altra non più che un “automa” costretto ad assecondare impulsi costringenti e opprimenti. Leggi
Il Papa creerà il 5 ottobre 13 nuovi cardinali, di cui 10 con diritto di voto in un futuro conclave Leggi
Da qualche giorno circola sul web la notizia che papa Francesco avrebbe punito le Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore, una congregazione religiosa francese, ordinando di chiudere l’ordine di suore. Il Vaticano accusa le suore, secondo alcune testate online, di vivere “una spiritualità considerata troppo classica, cioè: amore di adorazione all’Eucarestia, preghiera fervente d’intercessione e filiale devozione a Maria”. La notizia ha avuto eco tra i detrattori di papa Francesco, rigorosamente all’interno del mondo della comunicazione cattolico.
Pubblicato il documento approvato dall’Assemblea generale dei vescovi italiani nel maggio scorso. Nei casi di abusi, sottolinea la Cei, non può essere accettato nessun silenzio e occultamento.
Dio vuole confortarvi, e questa scena può aiutare a guarire la vostra anima. Leggi