La prima traduzione del Messale Romano in lingua italiana fu pubblicata nel 1973, mentre la seconda vide la luce dieci anni dopo, ovvero nel 1983, testo tuttora in vigore, in attesa di poter usufruire della nuova traduzione. Come è noto, le traduzioni del Messale, e dunque di tutti i libri liturgici, in lingua nazionale, rimandano alla corrispondente edizione latina che è chiamata “tipica”, in quanto funge da base e modello sia per gli adattamenti alle consuetudini locali sia per le traduzioni nelle lingue volgari. Per avere uno sguardo globale sullo sviluppo del Messale Romano nel corso della storia, offriamo di seguito le principali tappe della sua evoluzione. Leggi
Si continua a parlare della donna sarda “sposatasi” a Napoli con un’altra donna secondo il rito di una sedicente “chiesa ecumenica”: il parroco le ha ovviamente negato il certificato per essere madrina della nipote, ma l’opinione pubblica fatica a comprendere che il problema di quel “matrimonio” non è “l’altra”, bensì “la chiesa”. Leggi
“Gaudete et exsultate” è sicuramente uno dei documenti più rappresentativi del pontificato bergogliano. Sul primo numero dicembrino de La Civiltà Cattolica il gesuita Diego Fares ha analizzato il capitolo V dell’Esortazione Apostolica, ricavandone una concisa ed efficace “to do list” per la santificazione nel quotidiano. Che poi è il fine ultimo dei documenti, del Vaticano, della Santa Sede, delle definizioni dogmatiche e della stessa incarnazione, passione, morte e risurrezione di N.S.G.C.… Leggi
La cultrice delle buone maniere e food writer Csaba della Zorza pubblica un manuale di galateo in ogni situazione, anche in chiesa: spegnete telefonino e giù i piedi dall’inginocchiatoio. Leggi
In una intervista a Crux Now, il card. statunitense Cupich afferma che il vertice contro gli abusi convocato dal Papa in Vaticano il prossimo febbraio è una tappa importante per un cambiamento profondo della cultura in tutta la Chiesa in vista della reattività, della trasparenza e della responsabilità, in particolare dei vescovi. Leggi
Bergoglio cambia il Padre Nostro? Una falsità, lo studio per una miglior traduzione del “non indurci in tentazione” iniziò nel 1988 con il sostegno di numerosi biblisti, tra cui il card. Biffi. Nel 2007 fu approvata ufficialmente con il placet di Benedetto XVI. Non è dunque una “trovata” di Papa Francesco. Leggi
È sempre una suggestiva esperienza di intelligenza, spesso striata di ironia e arguzia, seguire Paola Mastrocola nelle riflessioni sulle opere e i giorni del nostro tempo che compone nelle sue “paginette” del «Domenicale». Leggi
Chi ha commesso degli abusi sessuali può essere perdonato nella confessione? Il confessore è strettamente tenuto al segreto confessionale anche quando viene a conoscenza di un reato penale? Come comportarsi nella confessione con coloro che si interrogano sulle malattie e i traumi subìti? Di queste e altre cose parla Jochen Sautermeister, teologo cattolico, professore di teologia morale, psicoterapeuta e consulente psicologico presso la Facoltà cattolica dell’università di Bonn, in questa intervista rilasciata per katholisch.de a Madeleine Spendier. Leggi
La liturgia ha necessariamente a che fare con la vita, è umana e a servizio degli uomini. Deve avere perciò come obiettivo la vita dei credenti, così come la vita stessa di Gesù si è declinata come una liturgia. Leggi
Sappiamo come nella concezione cattolica tutta l’umanità trae origine da una coppia originaria, alla quale la Scrittura dà il nome di Adamo ed Eva. Questa dottrina, che fu a suo tempo confermata da Pio XII nell’enciclica Humani Generis del 1950, la troviamo ancora nel Catechismo della Chiesa Cattolica, dove ripetutamente si insegna che l’umanità deriva da “un solo uomo” alludendo evidentemente ad Adamo, ed anzi in più luoghi nominandolo espressamente (cf nn.359, 374, 375, 376, 388, 391, 399, 402, 403, 404, 405, 406), il che lascia ben intendere che Eva è sottintesa. Leggi