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agosto 2018

Legge sulla blasfemia in Pakistan. Ucciso un altro studente innocente

By | Libertà Religiosa

Accusato di blasfemia, Quatab Rind è stato ucciso da altri studenti del college. Gli hanno spezzato le gambe e le braccia, poi lo hanno gettato dal terzo piano di un palazzo. Si sospetta che la polizia copra gli assassini. Gli attivisti per i diritti umani: “Un altro giovane studente di talento è stato ucciso, con la scusa della legge sulla blasfemia, per regolare affari personali. Questo dimostra quanto sia pericoloso vivere in Pakistan dove chiunque può uccidere un altro ragazzo per motivi privati”. Leggi

«Perché, invece di curarmi, continuate a propormi di morire con l’eutanasia?»

By | Articoli Bioetica 2018

Roger Foley,  canadese di 42 anni, è affetto da atassia cerebellare, una patologia neurodegenerativa  che sta lentamente compromettendo le sue funzioni vitali e che l’ha reso incapace di muoversi e nutrirsi in modo autonomo. Ricoverato da due anni presso il London Health Science Centre’s Victoria Hospital, a settembre la sanità pubblica non coprirà più il costo della sue cure nella struttura. A Foley rimangono dunque due opzioni: pagare più di 1.500 dollari al giorno per le cure,  cifra che non può permettersi, oppure «ricorrere gratuitamente al suicidio assistito. Ma io voglio vivere, non morire» Leggi

Blake muore a 16 anni all’Alder Hey. Sì al distacco dei supporti vitali, dopo soli 5 giorni!

By | Articoli Bioetica 2018

Un minorenne in coma da pochi giorni in seguito ad un grave incidente in mare è stato soccorso eroicamente e con notevole dispiego di forze. Dopo i primi tentativi di rianimazioni sul posto, è stato portato in eliambulanza all’ospedale di Liverpool. I medici hanno assicurato che non si sarebbe mai più ripreso; la famiglia ha accettato di sospendere tutti i supporti vitali. Leggi

Il diritto a non emigrare e i numeri di un fenomeno epocale

By | Migranti e povertà

Esiste un bene comune costruito su una identità culturale che va protetta, ma fa parte di questa identità accogliere e integrare, contro l’egoismo e l’individualismo. Accanto al diritto della persona di emigrare vi è anche quello di non emigrare, cioè di trovare nella propria patria le risorse per vivere e migliorare. Scrisse Benedetto XVI nel “Messaggio per la giornata del migrante e del rifugiato” del 2013: «Nel contesto socio-politico attuale, prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra, ripetendo con il beato Giovanni Paolo II che “diritto primario dell’uomo è di vivere nella propria patria: diritto che però diventa effettivo solo se si tengono ostantemente sotto controllo i fattori che spingono all’emigrazione”  (Discorso al IV Congresso mondiale delle Migrazioni, 1998)». Leggi