(La politica del figlio unico in Cina)
Fin dal nome, la regista Nanfu Wang aveva il destino segnato. “Nan”, in cinese, significa infatti “uomo”. D’altronde quando è nata, nel 1985, la Cina era nel pieno della politica del figlio unico: e quale tragedia, per la sua famiglia, scoprire che il primogenito sarebbe stata una femmina! Dopo aver sfidato il governo cinese in Hooligan Sparrow (2016) e fresca della gioia del parto, la regista torna all’attacco per smascherare i segreti di quella politica che ha condannato milioni di voci. In conversazione sia con le vittime che con i carnefici, una riflessione sulle terrificanti conseguenze della propaganda mass-mediatica che rompe il silenzio su un episodio della storia dell’umanità che ha compromesso fin troppe vite. (http://trovacinema.repubblica.it/film/onechildnation/499276/)
Data di uscita: 2019
Paesi: Usa
Genere: Documentario
Regia: Nanfu Wang, Jialing Zhang
Durata: 88 minuti
Produzione: Chicago Media Project
Distribuzione: Amazon Studios
Approfondimento
Nel 2013 viene abolita la politica del figlio unico: le famiglie cinesi potranno avere due figli senza incorrere nel pagamento di sanzioni. Elevate sanzioni assieme alle politiche coatte di contenimento delle nascite, permangono però a partire dal terzo concepimento, inoltre non possiamo dimenticare le migliaia di bambine uccise dal 1979 quando fu introdotta la legge.