SIR – Francesco, inchiodato dalla Sla: “Tocca a tutti noi aiutare Mario a non morire”

Ha fatto scalpore il caso del tetraplegico che ha chiesto il suicidio assistito perché la sua condizione gli è divenuta insostenibile. Ma c’è anche chi, pur martorizzato e martirizzato, con un corpo che non risponde più agli slanci del pensiero ed agli stimoli della mente, sceglie invece la vita. Sceglie di vivere. Francesco Sala da più di cinque anni è malato. Ha la Sla, che lo condanna all’immobilità, lui che immobile non lo è mai stato, che esalta la sua esistenza, interagisce, considera, guarda, ragiona.

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