La porta all’eutanasia è stata aperta

By 28 Settembre 2019Articoli Bioetica 2018

La “comica tragedia” ideata dal “regista” Marco Cappato ha avuto la conclusione che avevamo previsto dodici mesi fa: la Corte Costituzionale ha depenalizzato in parte l’articolo 580 CP. Di conseguenza, chiunque, potrà essere complice dell’uccisione di un malato o di un sofferente, senza incorrere in nessuna pena.

Passeranno alcuni mesi per lasciare quietare le acque e poi, o il Cappato o altri, tenteranno il colpaccio dell’Eutanasia di Stato.

Anche questa è utopia? Direi di no, poiché alla Camera dei Deputati, si sta già esaminando in Commissione la proposta, totalmente eutanasica, di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni: “Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia”.

La pericolosità di questa scelta della Corte Costituzionale è stata ben descritta dalla senatrice Paola Binetti: “Il rischio è che una narrazione molto giocata sui casi pietosi, che meritano tutta la nostra sensibilità, diventerà una prassi che servirà a inaugurare un’epoca in cui sarà possibile aggirare i criteri dettati dalla Corte. Anche perché quando si parla di malati inguaribili, si può far riferimento a tante malattie diverse, ad esempio a pazienti con malattie degenerative, a situazioni in cui il dolore viene percepito come insopportabile… Insomma diventerà molto facile l’accesso al suicidio” (https://www.avvenire.it/attualita/pagine/corte-costituzionale-decisione-suicidio-assistito).

BRUTTA PAGINA PER LO STATO ITALIANO!

(cfr.www.gianmariacomolli.it)