Comolli

A Faenza un incontro sull’esercizio autentico della libertà con il vescovo Toso e il segretario generale della Cei

Il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, ha aperto i lavori della due giorni della diocesi di Faenza su “Per la libertà… insieme!”, sottolineando che “il primo ambito nel quale va esercitata la libertà è quello della vita personale”. Spesso, però, si ravvisa un rispetto della libertà solo apparente: è il caso del crocefisso, “segno di umanità e di mitezza, di pace e di misericordia, che è ritenuto un’insidia alla libertà religiosa, e si preferisce eliminare ogni riferimento che possa rimandare a una fede, più che valorizzare tali segni, come dimensione imprescindibile dell’esistenza umana, privata o associata”

Introdotto dal vescovo diocesano, monsignor Mario Toso, che ha brevemente descritto il “cambiamento d’epoca” in corso, il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, ha aperto ieri i lavori della due giorni di Faenza su “Per la libertà… insieme!”, sottolineando che “il primo ambito nel quale va esercitata la libertà è quello della vita personale”. Un’affermazione che si è rifatta al pensiero di Emmanuel Mounier, al quale ha attinto più volte nella sua riflessione, partendo dalla condizione per cui se “l’uomo non ama la propria libertà più di ogni altra cosa al mondo nulla egli detesta di più”. Ma ai nostri giorni sono molteplici le insidie che si possono ravvisare a un esercizio autentico della libertà.  LEGGI

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