Comolli

Studio di tre economisti italiani pubblicato su una rivista americana. Intanto il Parlamento discute la legge, esperti divisi sul premio a chi denuncia illeciti.

Secondo uno studio di tre economisti italiani (Oriana Bandiera, Tommaso Valletti e Andrea Prat) pubblicato sull’American economic review, in Italia su 100 euro di sprechi 83 sono dovuti a inefficienza, 17 a corruzione. Il criterio di calcolo potrebbe essere la base sistematica per valutare il peso dei danni subiti dalla pubblica amministrazione, se solo il governo istituisse un gruppo di lavoro incaricato di replicare lo schema. Gruppo, che però non esiste. E non è l’unica mancanza.  A dar retta a chi combatte per far quadrare i conti dello Stato, non si può vincere questo moloch illegale senza un attore indispensabile. In inglese si chiama whistleblower, letteralmente «colui che soffia nel fischietto», immagine suggestiva per descrivere chi scopre un illecito e lo denuncia. La novità è che dopo anni una legge sta per arrivare e si estenderà anche ai privati, malgrado l’opposizione di Confindustria. Approvata il 21 gennaio alla Camera, e a breve discussa in Senato, colmerà le lacune della legge Severino che nel 2012 ha introdotto una forma embrionale di whistleblowing, istituendo la figura del responsabile anticorruzione di cui ogni ente deve dotarsi.LEGGI

19 febbraio 2016

SOCIETA’ – Per colpa dei corrotti il 17% degli sprechi pubblici

Studio di tre economisti italiani pubblicato su una rivista americana. Intanto il Parlamento discute la legge, esperti divisi sul premio a chi denuncia illeciti. Secondo uno […]
18 febbraio 2016

SACRAMENTO DELL’UNZIONE DEGLI INFERMI

Il SACRAMENTO DELL’UNZIONE DEGLI INFERMI: ACCOMPAGNAMENTO, CONFORTO E SOSTEGNO NEL TEMPO DELLA MALATTIA Mio marito è gravemente malato. Entrambi siamo cristiani, ma temo di spaventarlo chiamando il […]
18 febbraio 2016

UNIONI CIVILI (46) – “Stepchild”, un colpo alle adozioni

18 febbraio 2016

SOCIETA’ – “In nome dei diritti tolgono le pensioni di reversibilità a noi vedove”