Comolli

Scienziato propone in America di sfruttare la tecnica dei bambini con tre genitori approvata in Inghilterra per curare l’infertilità dovuta alla vecchiaia della donna.

Non è passata neanche una settimana da quando la Camera dei Comuni inglese ha approvato la tecnica che permetterà la creazione di embrioni con il dna di tre genitori. E già arriva dagli Stati Uniti l’ennesima dimostrazione che la teoria del piano inclinato non è affatto una teoria. Ma la realtà.

«FAMIGLIE ECCITATE». Shoukhrat Mitalipov, una delle massime autorità mondiali nella manipolazione degli embrioni, ha chiesto il permesso alla Fda (autorità regolatoria americana) di condurre test clinici per trattare negli Stati Uniti l’infertilità legata all’età con la stessa procedura approvata in Inghilterra. Le famiglie americane interessate, secondo le parole dello scienziato riportate dal Telegraph, «hanno saputo della tecnica inglese e sono davvero eccitati a riguardo».

INFERTILITÀ. Londra ha autorizzato una tecnica che permetterà alle donne con malattie mitocondriali gravi di concepire bambini senza trasmettere le loro patologie, sostituendo i mitocondri malati della madre con quelli di una donatrice terza. Il bambino avrà così due mamme e tre Dna. Secondo la teoria portata avanti da Mitalipov, dopo i 35 anni calano drasticamente le possibilità per le donne di avere figli perché il citoplasma negli ovuli invecchia. Sfruttando la stessa tecnica inglese, si potrebbe però sostituire il citoplasma vecchio con uno più giovane e permettere così anche alle donne più anziane di avere figli.

RISCHIO DISCRIMINAZIONE. La logica che muove lo scienziato non fa una grinza: «Secondo noi l’infertilità è una malattia che si cura così come si curano le malattie mitocondriali. Io non direi mai che una malattia è più grave dell’altra. L’infertilità è un problema grave e queste donne meritano di essere curate come le altre. Se la procedura è efficace e non è pericolosa, perché dovremmo usarla solo per un gruppo di pazienti e non per un altro?». Il rischio discriminazione sarebbe dietro l’angolo.

TECNICA CONTROVERSA. La questione però non è così semplice come appare. Innanzitutto, in Inghilterra non è mai stato dimostrato che la tecnica sia sicura. Nessuno infatti sa che cosa succederà ai bambini una volta che siano stati manipolati dal punto di vista genetico. Le possibili conseguenze non si conoscono ancora. In secondo luogo, la stessa Fda aveva bloccato sperimentazioni simili a quelle inglesi negli Stati Uniti a causa dell’elevato grado di malformazioni che producevano. Infine, definire una manipolazione genetica “terapia” è quanto meno controverso. Ma se si può sperimentare la tecnica per le malattie mitocondriali, perché non sperimentarla anche per le donne troppo vecchie per concepire? Chimera per chimera, al massimo, ci rimetterà qualche bambino.

Leone Grotti

Tempi.it, 9 febbraio 2015

11 febbraio 2015

DONNE TROPPO VECCHIE PER AVERE FIGLI? BASTA MANIPOLARE GENETICAMENTE GLI EMBRIONIE

Scienziato propone in America di sfruttare la tecnica dei bambini con tre genitori approvata in Inghilterra per curare l’infertilità dovuta alla vecchiaia della donna.
11 febbraio 2015

MOSTRATE UN PO’ D’AMORE E PUNITE I VOSTRI FIGLI

Se li fate diventare dei marmocchi viziati non fate loro un favore.
9 febbraio 2015

DIAMO UNO STIPENDIO ALLE MAMME CON FIGLI (DA ZERO A TRE ANNI)

Giovanni Paolo Ramonda, responsabile dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII propone 800 euro al mese e calcola che complessivamente l’operazione possa costare sino a 14 miliardi di […]
9 febbraio 2015

LAZIO. OBIEZIONE, IL MOVIMENTO PER LA VITA VINCE IL RICORSO

​ Dopo il ricorso del Movimento per la vita e delle associazioni dei medici e dei ginecologi cattolici, “il Consiglio di Stato ieri ha sospeso l’efficacia […]