Comolli

Cari genitori state attenti: questo è il momento per la scelta dei libri di testo nelle scuole statali primarie e secondarie frequentate dai vostri figli. Controllate che non ci siano “messaggi” riconducibili all’ideologia gender. È il senso dei messaggi contenuti nel comunicato di associazioni impegnate nel campo della libertà di educazione in vista dell’adozione dei libri di testo che si sta facendo in queste settimane da parte delle scuole.

Le case editrici è da almeno due anni che si sono adeguate al pensiero unico, che sta attaccando la famiglia così come la conosciamo, padre-madre-figli. La legge è chiara: “L’adozione dei libri di testo, come stabilisce l’art. 7 del D.L. n. 297/94, rientra nei compiti attribuiti al collegio dei docenti, dopo aver sentito il parere dei consigli d’interclasse (scuola primaria) o di classe (scuola secondaria di primo o secondo livello)”.

L’appello, tramite un comunicato, arriva da tre associazioni legate al mondo della scuola: Generazione famiglia – La Manif pour tous Italia (associazione senza bandiere di partito né simboli religiosi che si impegna nel quotidiano per promuovere e proteggere la famiglia), Non si tocca la famiglia (realtà apolitica, aconfessionale e apartitica) e Articolo 26. (che riunisce persone di differente credo religioso e filosofico). In pochi sanno che i genitori rappresentanti d’interclasse e di classe “hanno il diritto – come si legge nel comunicato – ad essere informati preventivamente sulla rosa dei libri che i docenti sono orientati ad adottare, ponendo attenzione su quanto di loro competenza: i valori educativi, compresa l’educazione affettiva”.  LEGGI

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